«Il vicolo è per me anche sinonimo di coscienza,
di meandro dell’anima, di eremo, anfratti privati ed inaccessibili
spesso svelati solo dalla benevolenza dei sogni notturni.
Alzare gli occhi al cielo ed innamorarsi
sono passaggi emotivi di ogni uomo, come l’amore e la morte,
la giocosità ed il dolore, la preghiera e la rabbia.
Parte del mio sogno reale è impresso su queste pagine.
Se Dio vorrà, il resto verrà poetato successivamente, in maturazione, reale come un sogno.
Buon viaggio ad ognuno di voi, siamo tutti nuvole di passaggio.»