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Vediamo cosa puoi fare
Aprile 2018 – Alessandro Mazzà
Che rapporto c’è fra la Rivoluzione e l’Arte, chiedete? (Chiedetelo, ché dobbiamo dirvelo.)
L’Arte non potrebbe forse essere la nostra sveglia interiore che strilla provvidenziale all’orecchio di qualche schiavo in un tempo così orrendo?
(Vediamo cosa può fare uno schiavo volontario:)
Volete andare a sparare?
O preferite stare ancora un po’ a dormire ché non vi sembra ancora abbastanza?
O preferite raccontare a voi stessi che avete ormai perso ogni volontà o che “tanto è tutto inutile”?
O preferite anestetizzarvi ancora, ogni giorno neanche più farvi mettere la supposta nel culo ché tanto ormai ci pensate da soli?
(Vediamo cosa può fare un volontario uomo di libertà:)
O preferite combattere in un altro modo? Cioè non combattendo con quella cosa che è da altri chiamata violenza, per tendere a quell’altra cosa che è da altri chiamata “improduttivo caos”; non dando al nemico che dorme tranquillo, che riposa sulla sua certezza che niente sarete mai capaci di far cambiare, neppure la dignità di nemico ma lasciando che continui ad essere appunto “altri” e vaffanculo; cioè cominciando da voi!, da chi siete, da cosa volete, da come pensate, dalla scoperta o riscoperta della bellezza che è, può essere e sarà, trovare il vostro vero centro e coltivare voi stessi e fare di voi stessi ciò che in realtà siete già venuti qui a fare ma l’avete dimenticato; fare di voi stessi ciò che vorreste vedere al mondo!
Chi è l’Artista?
Se non il provvidenziale ripensatore e ri-creatore scontento del mondo?
A chi affideremo il nostro futuro se non a noi stessi, alla nostra capacità espressiva, alla comunicazione?
A cosa, la ricerca del nostro solo possibile generatore di tutte le lingue rivoluzionarie, di salvezza, se non all’Arte?
Aiutateci a fare la Rivoluzione!!!!!