LibEreria

Ultima chiamata, per le Arti, alla Rivoluzione.

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Sala Lettura – Maggio 2023

Non c’è niente che fermi

Il sole di maggio

Mi fermo un momento

Ti penso

Sei lì

Perduto in un mare al passeggio

Tu sei la luna nuova

Che hai tenuto per me

Una parola sospesa tra il riso e un pianto sommesso

Le cose che dico

Con rabbia piangendo

Eccola la libertà

Disegnata su una bandiera

Rossa

Lasciami dove vuoi

A cercare passati

Leggerò nel Cielo

Messaggi segreti

Un volare d’amore

Un vento preciso

Sono d’agosto

Ricordi?

Un animale ferito

I miei occhi

giacciono sul fondo

del mare.

Intravedono

spazi di luce

e si chiudono

per ricordare.

Scrutano l’anima

abbandonata

al suo torpore

e accendono

fiamme di desiderio.

Cambiano colore,

osservano il mondo

e lasciano scie

di stupore.

Piangono,

ridono,

brillano di lacrime.

Amano

di un amore

che rapisce

la vita

e splendono

nell’intimità

della passione.

Vivo di piccole cose,

temuti respiri.

Tremori su parti interne

dove il sangue aumenta velocità.

Vivo di fragranze antiche

di letture rivelate al tatto.

Vivo di sguardi,

vedere non mi basta

sfoglio gli strati di vita

cercando perennemente il cuore.

Vivo di sussurri

di risate appena accenate,

con il timore che ridere forte

frantumerebbe l’armonia

tessuta a fil di follia e speranza.

Vivo dentro i sogni,

ho distrutto il sipario,

vado in scena convinta di

scatenare l’impensabile.

Io sono coperta di petali

nuoto tra dolcezze infinite

e non affondo

perché appesa a una nuvola

con uno spago legato a fiocchetto.

Vivo di scatti continui

memorie che profumano di canella

vivo di maggio

di ripetuti autunni

di rovesci ed arcobaleni

di minuziose meraviglie

magie quotidiane

e incantesimi di parole in rima.

Eh, ma tu dimmelo prima,

che quella manciata di polvere di stelle

si tradusse in te

in Poesia!

Che dici, possiamo ancora farlo?

Riconnetterci alla Terra, sentire le vibrazioni

le vibrazioni

di una storia che racconta di noi

 

Prendiamoci per mano

chiamiamo a raccolta

tutta la gioia del passato

e ogni dolore ricordato

 

Si può fare ancora

parlare senza voce con un albero

poggiare il nostro piede sulla storia

udire ogni canto lasciato nel vento

 

da dee meravigliose

sedute sul bordo di una fontana

che zampilla Vita

e riaccende suoni lontani

 

Possiamo finalmente ritrovare

la nostra vera musica interiore?

Possiamo fare qualche passo indietro

e in mezzo a tutto questo rumore

ritrovare Noi?

 

Possiamo?

I fiori sono tutti girasoli

o forse è il sole

un girafiore

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