Gli occhi aperti ci truccano l’età
il respiro la riaggiusta male
per offuscare il guasto del tempo
Siamo sempre quelli
se pensiamo ricordi
ma noi pensiamo legami
Così diventiamo vecchi
mentre una provvidenza non colta
ci voleva spaesati
E siamo sempre non quelli
perché il fiore della pazienza
è un incomprensibile ribelle
E scriviamolo questo verso definitivo
e affrettiamoci a tornare alla vita
che ci attende per il gran finale
Niente paura
hai ormai così tante scorie
accumulate
su quella coscienza che nemmeno
ricordi più che faccia abbia
Niente paura
le mie parole ormai non possono
nemmeno sfiorare
le cime che hai raggiunto
senza nemmeno accorgertene
Niente paura
continua così
la gente penserà “ma povera creatura”
e tu rimarrai nella convinzione
di averci ingannati tutti
Diciamola un’ultima volta
la più cruda delle realtà
chi mente e manipola non vive
la sua stessa esistenza diventa falsa
e la narrazione prende tutto il posto
Diciamola un’ultima volta
la cruda verità
e poi chiudiamo il capitolo
ponendo anzitempo
la parola fine
Scendo
Le scale di corsa
Cercando uno slancio
Un pensiero leggero
Mi sfiora alle spalle
Rimbalza da dietro
Una musica piano
Sei tu che mi cerchi
Ecco mi sento da sempre
Una piccola onda
Una rosa piantata a gennaio
Scendo
Le scale di corsa
Mi corrono incontro
Parole e discorsi
Alzo i miei occhi
Un ritorno di ricordi
Mi Lacrima addosso
Ho lasciato legami
Slegando le corde
Aggrovigliate di maggio
Perdendo il Coraggio
A vivere non s’impara mai.
Ma puoi sempre imparare a sognare.
Sogna e fa’ che non ci sia una fine.
Nessuna fine alla speranza.
Nessuna fine alla tua voglia di lottare.
Vorremmo sognare tutto il giorno
Ad occhi aperti sì
Proprio con gli occhi spalancati
È questo il vero ed intimo desiderio di ogni essere vivente
Vivere la vita con magia estrema e sorprendente
Meraviglia che si propaga a macchia d’olio
Come una risata sull’altalena del monte più alto del mondo
Un eco circolare che avvolge e abbraccia le montagne
Le montagne? Le montagne?
Montagne
Cosa sono le montagne?
Fanno parte della tua vita?
Mentre giri sulla ruota del criceto
Hai provato a guardare fuori dalla gabbietta?
Sì, oltre la frutta
Anche quella è vita, è narrazione
è emozione illustrata
E metti caso la vita sia davvero metafisica
Cioè che il cervello crea in quell’esatto istante l’immagine che stai vedendo
Per un motivo inconscio
Interno
La montagna appare
Con questo strano nome
E con questa delineata forma
Il filo che unisce l’occhio la gabbia e la montagna
Si dissolve e fonde insieme le immagini
La montagna sono io
Il mio occhio sono io
Lo spazio sono io
La gabbia sono io
Per dare un senso ai miei occhi
Ho creato la montagna
Domani allora
creerò quella vita ricca di magia estrema e sorprendente
