«Mi sento come quella goccia di pioggia che, emergendo da una folla anonima, ha toccato la fronte dello scrittore e invece di evaporare e disperdersi nell’aria è filtrata come una radiazione intensa.
Mi paragono a una fortunata frequenza che vibra con colui che tiene la penna e scrive e, per un intimo meccanismo, è coinvolta nell’atto artistico; partecipa al concepimento, alla nascita e all’ascolto dei primi vagiti dei versi che prendono forma sulla pagina.
Sono contenta di aver fissato, insieme al poeta, importanti esperienze derivanti da esplorazioni condotte insieme.»
Loredana Zapparoli