Ho coltivato un amore in un campo (santo)

COLLANA NUMERATA

Ho coltivato un amore in un campo (santo)

Salvatore Romano

«La Poesia ha una lama affilata con cui separare le pagine di un libro bianco
che finge di reclamare respiro. Ma si taglia, forse inavvertitamente e forse no;
e il sangue si rovescia sulle pagine di una geografia tutta da rifare.
Ora ci sono strade di sangue tracciabili, intenzioni di sangue leggibili,
confini di sangue per decidere paesi. Ecco quello della Memoria.
Ecco quello dell’Amore. Ecco quello della Musica.
Su questi regni, dal sangue finalmente unificati, la Regina dissanguata Parola
confida in un riscatto che prima, stranieri, dicevamo impossibile.
Ormai abbiamo letto e imperversato, ci siamo fatti occhio e ferita per suo conto.
La Morte non ha fatto testo, di essa abbiamo fatto insieme, noi, voi, questo libro,
un regno perduto.
Chi è questa voce di Poeta? È quella lama, che qui alla morte del libro si ripone
ma rimane in guardia.
State attenti con Salvatore Romano, non fatevi intrattenere e non fategli torto. Entrate.»
                                     

(A.M.)