Aisthànomai

Se sei ben spettinato, sei un nuovo grande cantautore rock già prima di suonare.
Se poi ti lavi anche pochino, sei un filosofo postmoderno già prima di aprire bocca.
Se ti vesti abbastanza male e non hai mai fatto un nodo di cravatta, sei un grande scrittore già prima di scrivere.

Bocciati!

Nella mia lunga vita, artistica fino al midollo, ho incontrato gente che mi ha detto: se vuoi fare l’organizzatore di eventi artistici, DEVI avere una sede di proprietà.
Cioè, tradotto, devi essere un imprenditore commerciante e devi avere da investirci sopra un pacco di soldi, mica di fiuto artistico e capacità progettuali per affascinare e creare e coinvolgere un pubblico con la Qualità.

Progetti

Per portare avanti un progetto è inevitabile, giusto, bello, pensare e attuare continue sue evoluzioni.
Altrimenti non si direbbe “portare avanti”, si direbbe “mantenere fermo”.
Studiare dispositivi a protezione del bello dell’idea originaria, che rimane e cresce e agisce.

Alimentarsi è un sentimento

Alimentazione: un ponte tra legami biochimici e socio-emotivi “Alimentarsi è un sentimento, un atto di coscienza e insieme è motore propulsore di legami emotivi, di intrecci interpersonali ed empatia”. Nutrirsi è uno dei bisogni primari degli esseri viventi, è l’atto primo da cui nasce la vita e che permette ad essa di continuare a esplicarsi, a riproporsi, a rinnovarsi, a esistere ricambiando le strutture e gli arrangiamenti atomici che la rendono viva e “respirante”.

Faq

Gli Autori che si “improvvisano” distributori?
A parte che non è esatto e che siamo catena umana (e che la gente meno capisce e più parla), “improvvisarsi” è pensiero vecchio.
Tutti possiamo fare tutto, se studiamo come farlo.
Basta coi titoli e con gli “albi professionali”!
Bisogna che torniamo a ingegnarci tutti per costruire ciò di cui abbiamo bisogno, senza delegare.
Delegare ha anche un altissimo costo, in tanti tipi di moneta.

Utenti

Gli editori di sistema sono diventati, da anni ormai (da un paio di decenni, per la precisione), semplici “prestatori di servizi stampa”.

Ovviamente ciò agli occhi degli “utenti”, degli autonominatisi “committenti”.

E gli editori sono a ciò rassegnati, non fanno più un bel cazzo di niente per tornare a essere percepiti come “operatori culturali”. Perché? In cambio di cosa? In cambio di denaro.

Con panna

Che schifo “l’editore” che fa i corsi su “come si scrive poesia”.
Che schifo con panna la sua faccia e il suo sorriso da marketing.
Che schifo con panna e biscottino gli utenti che chiedono i costi.

Giornata mondiale

In attesa della Giornata Mondiale Contro Le Giornate Mondiali, c’è anche la santa “Giornata Mondiale Del Libro E Dei Diritti D’Autore”.
Il libro.
E il diritto d’autore.
Dunque.

Forza Ronaldo

Il difensore sa che non si guarda l’avversario (che può “fregarti” con una finta di corpo): si guarda la palla.

Proprio come il sistema non guarda noi in faccia uno per uno, ci conta, numeri. A lui interessa “la palla” mondo. Come possesso, mica per premura “economica” (oikos!).

Dribbla

“Hai l’idea per scrivere un libro e non sai come fare? Possiamo supportarti con una serie di servizi editoriali!”
(A pagamento.)
Questo il tono di molti spot di sedicenti “case editrici” che trovate in circolazione.